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Un momento del campo-scout
Un momento del campo-scout

Il regno di Camelot a Canfaito per 120 giovani scuot

Dal 18 al 30 luglio i reparti scout Agesci della zona Alta Marca (gruppi di Camerino, San Severino, Matelica, Cerreto e Fabriano) si sono accampati a Canfaito per trascorrere insieme il campo estivo. Così 120 esploratori e guide, tra gli 11 e i 16 anni, hanno invaso il bellissimo terreno, piantando le loro tende e costruendo i tavoli e i punti fuoco dove ogni giorno hanno cucinato, mangiato e dormito. Da un anno ormai gli scout della zona si stavano preparando a questo grande evento, chiamati da Re Artù a battersi come valorosi cavalieri per riportare la pace e la giustizia nel regno di Camelot. Il campo è nato dall’idea dei capi educatori della zona, e poi per volontà stessa dei ragazzi e ragazze, come percorso di educazione alla fratellanza, che è accoglienza delle diversità e crescita grazie al confronto con l’altro, e come un grande sogno che abbiamo dimostrato essere realizzabile: l’organizzazione è stata infatti molto impegnativa, ma ognuno, capi e ragazzi insieme, ha dato il proprio contributo perché fosse un’esperienza unica ed indimenticabile. Abbiamo scoperto una fratellanza che è data dal nostro essere tutti figli di Dio e, particolarmente come scout, dall’osservare la stessa legge che ogni scout custodisce nel proprio cuore dal giorno della sua promessa. Ogni giorno abbiamo riflettuto e lavorato su un punto di questa, che, per chi non la conoscesse, recita così: “La Guida e lo Scout: pongono il loro onore nel meritare fiducia; sono leali; si rendono utili e aiutano gli altri; sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout; sono cortesi; amano e rispettano la natura; sanno obbedire; sorridono e cantano anche nelle difficoltà; sono laboriosi ed economi; sono puri di pensieri, parole ed azioni.” Fondamentale è stato l’aiuto che abbiamo ricevuto davvero da tutti, per cui ringraziamo per la gentilissima disponibilità (in ordine sparso) l’Istituto di Sostentamento del Clero della Diocesi di Camerino-San Severino, la Comunità montana e il Comune (in particolar modo il sindaco) di San Severino per averci messo a disposizione il terreno di Canfaito; il Comune di San Severino per averci garantito un costante rifornimento d’acqua (ringraziamo per questo anche l’Assem S.p.A.); il Comitato di zona Alta Marca e in particolare i responsabili di Zona per essersi occupati interamente dell’approvvigionamento e distribuzione degli alimenti al campo e insieme con loro tutti i volontari che si sono uniti in questo servizio; il vescovo Giancarlo Vecerrica e l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro per la loro preziosa presenza alla messa conclusiva del campo; gli assistenti ecclesiastici; tutte le famiglie che ci hanno aiutato e affidato i loro figli; i rover e le scolte in servizio e i cambusieri. Infine ringraziamo tutti i ragazzi che si sono messi in gioco affrontando con noi anche questa avventura, perché… “Cavaliere io sarò, anche senza il mio cavallo, perché so che non si può stare seduti ad aspettare e cosi io cercherò un modo molto bello, se si può, per riuscire a donare quello che ho nel cuor”. Buona caccia!

I capi della zona Alta Marca

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